fbpx

La recente pandemia, la crisi economico-finanziaria, la scarsità delle risorse pubbliche, l’abbandono dei piccoli borghi, il cambiamento climatico sono solo alcuni dei fattori che hanno determinato un deficit di tutela del patrimonio culturale italiano.

Per questa ragione bisogna riflettere sui modelli tradizionali di governance dei beni culturali e sulle strategie di sviluppo.

In particolare, il presente punto programmatico ha lo scopo di dimostrare la possibilità di uno sviluppo sostenibile in senso economico, sociale e ambientale delle comunità locali attraverso la combinazione dell’innovazione sociale e della trasformazione digitale nella governance e nella tutela dei beni culturali, visti come risorsa e non più come fonti di spesa.

Noi proponiamo 

Un accordo con le università del Lazio, per la promozione ed il finanziamento da parte della Regione per studenti e laureandi in ambito storico-artistico, archeologico, archivistico-biblioteconomico, in- formatico e ingegneristico, con tirocini retribuiti, affinché possano mettere in pratica gli studi svolti ed adeguarsi agli standard anche internazionali richiesti per l’esercizio della professione.

Una Legge Regionale che stimoli la conclusione di accordi tra gli enti pubblici proprietari dei siti di interesse culturali ed i network medesimi, che utilizzi tutti gli strumenti innovativi che derivano dalla promozione dal basso, che incentivi l’uso di strumenti innovativi come crowfounding, networking e social lending.

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp